Roberto Bombarda - attività politica e istituzionale | ||||||||||||||||||||||||||||
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Trento, 2 agosto 2006 Da qualche tempo circolano voci circa l'intenzione della Provincia di trasferire altrove la sede del Centro di Ecologia alpina, confluito nella Fondazione Mach, e di cedere la struttura al Comune di Trento che intenderebbe realizzarvi un non meglio precisato “Centro per il fondo” coinvolgendo il Comune di Trento. Le voci sono state raccolte e rilanciate da un recente intervento del Coordinamento delle associazioni ambientaliste le quali sono giustamente preoccupate che il trasferimento altrove del Centro di ecologia alpina, possa in qualche modo snaturarne anche le caratteristiche e comprometterne le finalità di ricerca. Non credo sia stato un caso se la legge istitutiva del Centro né abbia prevista la collocazione in quel luogo. Ciò non avviene anzi quasi mai e quindi è evidente che le ragioni di tale scelta, ancorata in una norma di legge, dovesse avere un significato strettamente connesso alla vita e all'attività del centro stesso. Del resto tale attività, ancor oggi, ben si integra anche con la prevista realizzazione del Parco naturale del Monte Bondone, sul quale ormai da tempo si sono espresse positivamente tutte le amministrazioni locali coinvolte. Tanto premesso, interrogo il Presidente della Giunta provinciale per sapere: 1. se la voce – da ultimo riferita dal Coordinamento delle associazioni ambientaliste – secondo la quale si intenderebbe trasferire in altra sede il Centro di ecologia alpina, sia fondata e coincida con le intenzioni della Giunta provinciale; 2. in caso di risposta affermativa: _ se non ritenga quantomeno contraddittorio con la recente legge istitutiva della Fondazione Mach (ancorché formalmente ammissibile) trasferire alla Fondazione medesima il Centro di ecologia alpina privo della propria sede di attività; _ se non condivida l'inopportunità di impiegare ulteriori risorse pubbliche per costruire altrove una sede per il Centro di ecologia alpina quando quella assegnata una quindicina d'anni fa è perfettamente funzionale e ritenuta assolutamente idonea da amministratori ed operatori del Centro di ecologia alpina; _ se non sia incompatibile con l'esigenza di conservare le caratteristiche attuali della piana delle Viotte sul Monte Bondone, anche in prospettiva della realizzazione del Parco naturale, favorire l'espansione di attività turistico-immobiliari, evidentemente orientate al turismo di massa (e per di più concentrato in pochi mesi invernali) ed alle sue esigenze di carattere logistico ed economico. Cons. Roberto Bombarda |
ROBERTO
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